Ryoji Ikeda è sempre Ryoji Ikeda. Ieri sera, 3 novembre sono andato a vedere il live set di Ryoji Ikeda per il Free music impulse al Teatro Comunale Palamostre di Udine e devo dire che Ryoji fa sempre un certo effetto. L’evento prevedeva la performance di tre artisti: i primi ad esibirsi sono stati i l duo Mikomikona che utilizza delle lavagne luminose e la combinazione di lucidi con dei pattern geometrici per generare dei suoni. Posso dire che l’idea è molto valida peccato per l’assenza di ritmo e struttura. L’impressione che ho avuto era di una performance ancora in fase di ricerca. Il secondo artista a salire sul palco è stato Kassel Jaeger artista francese con una performance molto minimale ma intensa con una videoproiezione di un mare nordico e il lento fluire di alcune navi in lontannaza. La sua performance è stata molto particolare molto minimal, ma apprezzata dal pubblico che ha riempito quasi totalmente la sala. Poi siamo usciti dalla sala per circa un quarto d’ora per il cambio scena per il live set supercodex di Ryoji Ikeda. Con lui vai sul sicuro, è un estremista del suono, mi piace per questo, mi piace il suo generare elementi visivi e acustici in sincrono in modalità molto violenta molto potente e sempre estremamente pulita. Devo ammettere che è un evento per palati forti, nel senso che o piace o non piace. Ha presentato supercodex un lavoro realizzato già da qualche anno. Qualcuno non ha retto fino alla fine dei 45 minuti di puro delirio elettronico e anche la struttura del teatro ne ha risentito facendo cadere un pannello del soffitto, cose già viste con i Laibach e i Granular Synthesis a Trieste a fine anni ’90. Il live set di ryoji Ikeda è un’esperienza, lo consiglio anche a chi non piacie questo tipo di sound e se avete la possibilità di intercettare uno dei suoi live set lo conosiglio vivamente. Averlo così vicino a casa è molto raro. La prima volta che ho visto un suo lavoro è stato all’Armory Park di New York qualche anno fa.
Article Categories:
Blog