Officine Metalliche in VR è la versione immersiva del lavoro ideato e realizzato da Ivan Zerbinati. La performance vede quattro canti dell’Inferno di Dante recitati in modo molto particolare.
Il lavoro ripreso a 360 in Stazione Rogers di Trieste è stato rielaborato in una versione da 8 minuti fruibile in VR e presentata al MUCA di Monfalcone e al Museo Carà di Muggia.
Il video, prodotto da Stazione E.N.Rogers, propone una rivisitazione, curata da Antonio Giacomin, dello spettacolo presentato, lo scorso agosto, a Stazione Rogers a conclusione della rassegna DANTE HUB.
OFFICINE METALLICHE è un progetto eccentrico e sorprendente dell’attività made Bonawentura/Teatro Miela tutta nata nella testa (ma anche nel garage) dell’attore e performer Ivan Zerbinati.
Un sogno work in progress per la personalissima e potente rilettura e messa in scena sonora di un inferno dantesco interamente basato sul potere evocativo della voce e di diverse sonorità.
venerdì 9 settembre fino alle 19, sabato 10 e domenica 11 dalle ore 10 alle ore 19 il pubblico avrà a disposizione gli appositi visori per sperimentare le possibilità evocative della realtà virtuale.
OFFICINE METALLICHE è un personale laboratorio creativo, che ha come scopo quello di sviluppare e indagare il potere trasversale della parola nella proposta di diversi autori, all’interno delle possibilità espressive elettroacustiche.
LA PERFORMANCE è un viaggio affascinante, disturbante e poetico. Il risultato di una raffinata ricerca formale, di uno studio rigoroso e appassionato del verso dantesco. La tecnica espressiva dell’endecasillabo risuona come voce solista all’interno di un magma sonoro che fa da sfondo ad un più complesso intreccio musicale, eseguito dal vivo durante il procedere della performance.
LA MACCHINA – GLI STRUMENTI il corpo e la voce dell’attore animano una “macchina infernale”: una struttura scarna di tubi innocenti che fa da scheletro ad una serie di strumenti artigianali. Una lamina in acciaio armonico elettrosaldata e sospesa, una lamiera piegata e tagliata che monta corde di basso, tre diverse loopstation, una originale testa Binaurale che permette una spazializzazione del suono a 360 gradi, nove microfoni, lunghi tubi in rame che montano bocchini da soprano, diversi Delay, riverberi, flauti, strani clarinetti, una barra in acciaio, due mixer, una multi effetti per la voce oltre a elementi come acqua, pietre, legni e alcuni ortaggi. Materiali e strumenti percossi, sfiorati, graffiati e fatti risuonare dal vivo così da comporre una complessa struttura sonora sulla quale poggiare la potenza evocativa del verso.
“Non è una macchina degli orrori, ma un luogo doloroso dove abita una umanità perduta”
in collaborazione con
Comune di Monfalcone
DANTE HUB e il futuro delle città….
progetto promosso e realizzato da
associazione Stazione E.N.Rogers
con il contributo della
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
in partenariato con
Università di Lubiana – Facoltà di Architettura, ICTP International Centre of Theoretical Physics di Trieste, Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario di Gorizia, Comune di Muggia, Ordine degli Architetti P.P.C. di Trieste, CNA di Trieste, INTERAZIONI di Udine, Agricola Monte San Pantaleone coop. sociale di Trieste
e la collaborazione di
Sabap FVG – Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia / Parco del Castello di Miramare, RRR International Lab di Gorizia, Bonawentura /Teatro Miela di Trieste
e dell’Università degli Studi di Trieste
e con il patrocinio del
Comune di Pordenone
luoghi e orari
venerdì 23, sabato 24, domenica 25 settembre 2022
Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà”
Muggia