l Terzo grado haverà per ciascuna delle sue porte dipinto uno
Antro, il quale noi chiameremo l'Antro Homerico a differenza di quello,
che Platon descrive nella sua Republica. Homero adunqne finge sopra
il
porto di Itaca uno antro, nel quale alcune Nimphe tesson tele purpuree,
et finge api che escono, et tornano a fabricare i loro melli: lequali
tessiture, et fabricamenti significando le cose miste et elementate,
vogliamo, che qualunque de sette antri secondo la natura del suo pianeta
habbia a conservare i misti et elementati a lui appartenenti. Et per
haver qualche information delle cose miste et elementate, dico, che
secondo la distintion messa da Mosè, poiche Eloin l'un
giorno creò la materia prima per fare il Cielo et la terra, perche
non si conveniva alla materia tutto l'influsso de sopracelesti ruscelli;
il secondo giorno formò la Rachia, cio è la massa de cieli,
et non il fermamento secondo, che detto habbiamo ancora. percioche
egli è solamente l'ottava spera, et mise la detta massa distesa
fra il mondo sopraceleste, et l'inferiore, a fine, che dividesse l'acque
de sopracelesti ruscelli, che non bagnano, dalle acque di questo mondo,
che bagnano, delle quali sopracelesti acque è scritto. Benedicite aquae omnes, quae super coelos, sunt domino.
Fu interposta adunque la detta massa celeste, et distesa, accioche
non piovesse maggior l'influsso delle acque superiori, che alla capacità
della materia si convenisse. Et intorno a queste acque è da notare,
che Gregorio Nazanzeno si inganna intendendo per quelle il cielo cristallino,
ilqual vanamente è stato finto da alcuni sopra il firmamento:
ma non hanno ne ragion ne fondamento ne della
sacra, ne della prophana scrittura. Nel terzo giorno dice Mosè,
che Eloin comandò, che si congregassero le acque, che sono sotto
il cielo in un luogo, cio è tutte le virtù germinative
insieme, et apparesse fuori la terra arida, a fin che per le dette
germinative virtù raccolte essa divenisse feconda. ilche fatto,
disse.
Producat terra herbam virentem, et lignum (se dir si potesse) seminiferum.
Nel quarto giorno furono fatti i Luminari, et collocati nella massa
de cieli. La Luna nella prima, et il Sole nella quarta spera, per li
quali si havesse da distinguer la luce dalle tenebre, cioè le
cose, che haveano gia ricevuto forma da quelle, che anchor informate
non erano. Nel quinto giorno parla della communication della vita in
tutti gli animali: percioche vuol, che le acque, cio è le
germinative virtù producano tutte le diversità de gli
animali cosi acquatici, come volatili, et terrestri qui a basso,
a differenza di quelli di la su. Nel sesto giorno produsse l'huomo,
et nel settimo riposò.
Adunque dopo la materia prima noi non veggiamo, che Dio creasse nuova
materia, ma della prima formò tutte le cose, lequali noi chiamiamo
miste, et elementate. Et lequali habbiamo a trovar nel terzo grado
delle sette colonne sotto la porta dell'antro; eccetto l'huomo, ilquale
essendo stato separatamente formato, et fatto signor di tutti i misti,
et elementari, vogliamo che habbia grado particulare, come poi si vedrà.
Sotto la porta adunque dell'Antro Lunare troveremo cinque imagini, Nettuno,
Daphne, Diane, a cui Mercurio porge la vesta, le stalle d'Augia, et Giunon
fra le nubi. Ne si habbia a maravigliare alcuno che Nettuno,
ilquale era sotto il convivio, si habbia a riveder sotto l'Antro, sotto
i Talari, et sotto Prometheo; ilche averra ancor di altre imagini
et in questo et in altri pianeti, percioche anche Homero dice,
che Ulisse havea veduto Hercole, et fra i Dei in cielo, et nell'inferno: ilche se a lui non si disdice, men si dee disdire a noi, iquali
per non aggravar la memoria di diverse imagini in cose medesime, facciamo,
che si rivegga la medesima figura sotto diverse porte.
Proteo significherà forma gia sopravenuta, suggetto, et
cosa naturale.
Nettuno adunque sotto il convivio significa l'elemento dell'acqua simplicissimo,
ma sotto l'Antro lo significherà gia misto: percioche
in questo mondo non veggiamo alcuno elemento si puro, che misto
non sia; si come lungamente ha provato et tenuto Anaxagora. Sotto
la imagine adunque di questo Nettuno sarà contenuto il volume;
dove saranno ordinate distintamente per tagli l'acqua in genere, et
l'acqua in specie: et l'acqua in genere si dividerà nel suo tutto
et nelle sue parti. il tutto è, come dire acqua solamente: le sue
parti, come goccia. Vi saranno anchor le qualità delle acque,
et le quantità. Le qualità, come dolce et salsa, et le
dolci stanti et correnti, et gli altri accidenti. Et oltre a ciò
i letti, le ripe, et altri appartenenti, et anchor gli animali aquatici,
et sotto questo Nettuno, non vi si impaccia anchor l'huomo, percioche
e' fu l'ultimo creato de gli animali. Ma quando troveremo Nettuno sotto
i Talari, percioche quelli significano la operatione, che puo
far l'huomo intorno a ciascuna cosa creata avanti a lui naturalmente,
et
fuori di arte; vogliamo che egli habbia nel suo Cannone operationi humane,
et naturali intorno alle acque, come è detto ancor nel convivio.
Et sotto Prometheo ci dimostrerà le arti sopra le acque.
Daphne che si trasmuta in Lauro sarà Simbolo del boschivo. Et
qui si contenerà ciò, che giamai Theophrasto, o altri scrittori
han scritto de plantis co' suoi conseguenti, che sono le ombre.
Ma
sotto i Talari Daphne significherà le operationi naturali intorno
al legname, come piegare, portare. Et sotto Prometheo contenerà
i giardini, et tutte le arti intorno al legname.
Daphne veramente, cioè il boschivo, è ben dato alla Luna,
cioè a Diana Dea de boschi: percioche è regina
(come habbiamo detto) delle humidità, senza le quali niuna pianta
crescerebbe. La onde Virgilio nel quarto della Georgica.
Oceanumque; patrem rerum, nymphasque; sorores,
Centum quae Sylvas; centum quae flumina servant.
Diana, a cui Mercurio porge la vesta, è la terza imagine. Si legge
fra le favole Greche, che veggendo Giove Diana andare ignuda, essendo
ella casta non gli piacque, et commise a Mercurio, che le facesse una
vesta.
Et per molte, che egli gliene facesse, non ne fu mai alcuna, che le si
potesse accommodare. Laqual fintione ci da simbolo, significante
la mutatione et le sue specie: cioè la generatione, la corruttione,
l'augumento, la dimunutione, l'alteratione, la mutatione secondo il
luogo, et il moto con tutte le specie recitate da Aristotele, et distinte
per li suoi tagli.
Questa imagine sotto Pasiphe significherà la mutation dell'huomo:
o secondo la openione, o secondo la trasfiguratione del corpo.
Et sotto i Talari significherà muovere o mutar cosa, ricever,
disporre, operation fatta tosto o subito. Ma sotto Prometheo contenerà i mesi, et le loro parti.
Le stalle di Augia cosi chiamate sono da Greci, percioche
Augia fu un Re ricchissimo di possessioni et di campi, ma la grande
abondantia di bestie che teneva, ingombrò si il suo paese
di letame, che corruppe la fertilità de campi. Adunque sotto
questa imagine daremo un volume, che comprenderà le sporchezze
delle cose del mondo, le muffe, i fracidumi; le viltà, le imperfettioni,
et cose simili non piacevoli.
Questa medesima imagine sotto Pasiphe
contenerà le sporchezze del corpo humano, et suoi escrementi,
come quelli delle orecchie, del naso, delle unghie, de gli occhi, il
sudore, lo sputo, il vomito, il mestruo, l'urina, etc.
Ma sotto i Talari significherà le sporche operationi, bruttar,
macchiar, etc.
Et queste Stalle si danno alla Luna, percioche non vi ha sporchezza,
senon da humidità corrotta.
Giunon fra le nubi, Giunon significa l'aere, et questa coperta di nubi
ci darà signification di cose nascoste in natura, et di quelle
che da Peripatetici sono chiamate Sibilli, ma che non sono anchor sapute.
Et significherà ancor tempo brieve. Et queste cose si danno
alla Luna, percioche non habbiamo pianeta, che in piu breve
tempo ci si nasconda. Questa imagine sotto Pasiphe significherà
l'ascondimento, che può far l'huomo di se.
Ma sotto i Talari
dinoterà huomo nasconder cosa o altra persona.
Sotto Mercurio saranno sei imagini. il vello dell'Oro, gli Atomi, la
Piramide, il nodo Gordiano implicato, il medesimo esplicato, Giunon
finta di nubi. Il Vello dell'oro quantunque nella mistica Philosophia
habbia significatione del piu alto dono, che il Signor Dio soglia
donare a pochi de suoi eletti, et che habbia gran signification per
cosi fatto rapto la congregation de gli Heroi, la nave prima,
et il perdimento che fece Iason del calzaio nel fiume solo al mondo
senza vento: onde peraventura è tratto l'ordine del Tosone,
ilqual consente con la magia di Zoroastro, laquale era la prima cosa,
che insegnar si dovesse al novello Prencipe da Persi, accioche
e non fosse Tiranno. Nondimeno tirando noi dalla alteza del suo misterio
questa aurea pelle alla bassezza del nostro bisogno, ella ci servirà per imagine di tutti gli oggetti che s'appartengono al giudicio del
peso, o del toccamento, come grave et leggero, aspro, molle, duro,
tenero, et simili, intendesi nondimeno di quelle cose, che son fuor dell'huomo.
Questa medesima imagine sotto Pasiphe significherà le cose medesime
del corpo humano.
Et sotto i Talari significherà l'operation senza arte di far
duro, molle, aspro.
Et questa imagine con tal significatione si da
a Mercurio: percioche le mani, che principalmente fanno questi
giudicij, sono di Gemini, che è cosa di Mercurio.
Gli Atomi ci significheranno tutta la quantità discreta nelle
cose.
Et sotto Pasiphe significheranno il medesimo ne gli huomini, come
alcuno.
Ma sotto i Talari significheranno quantità discreta fatta
dell'huomo senza arte, come fare in pezzi una cosa continua, dissolvere,
et spargere.
Et per esser questo suggetto della Arithmetica, laquale
è scienza di Mercurio, a lui si da questa imagine.
La piramide significa quantità continua nelle cose.
Sotto Pasiphe ne gli huomini, come grande, picciolo, mezzano.
Sotto i Talari significa operatione senza arte, come alzare, abbassare,
ingrossare, assottigliare.
Lequali due quantità essendo l'una della Arithmetica, et l'altra
della Geometria, scienze appartenenti ad Hercole tirante la saetta di
tre punte, saranno sotto quella imagine comprese sotto Prometheo.
Il Nodo Gordiano implicato fu porto ad Alessandro da esplicare, et egli
impatiente lo tagliò. Sotto questo si contenerà quantità continua implicata, come un filo, od una fascia.
Et sotto i Talari significherà l'intricar delle cose.
Il nodo
medesimo esplicato dinoterà cosa continua esplicata.
Et sotto i Talari esplicatione di cose intricate.
Giunon finta di nubi è tratta dalla favola, che essendo ella
stata da Isione ricercata di adulterio, gli appresentò un corpo
di nubi, che a lei si assimigliava: et con quella egli si giacque. Or
per questa beffa fatta a colui di quella cosa finta, sotto questa figura
saranno contenute le cose apparenti, ma non vere.
Sotto Pasiphe dinoterà natura simulatrice, et astuta, et fraudolenta.
Et sotto i Talari fingere et ingannare.
Et questa imagine diamo a Mercurio
per esser egli l'auttor delle malitie.
Sotto
l'antro di Venere sono cinque imagini. Cerbero, una fanciulla, che porta
in capo un vaso di odori, Hercole purgante le stalle d'Augia, Narcisso
et Tantalo sotto il sasso.
Cerbero è stato dipinto con tre teste a significar le tre necessità
naturali, che sono il mangiare, il bere, et il dormire: lequali percioche
impediscono molto l'huomo dalla speculatione, finge Virgilio, che Enea,
per consiglio della Sibilla volendo passar alla contemplatione delle
cose alte, gli gitta un boccone, et di subito passa. Ilche significa,
che quantunque noi habbiamo a sodisfare a queste tre necessità,
con poco habbiamo loro a sodisfare, se vogliamo haver tempo di contemplare.
Questa imagine adunque sotto l'antro conserverà cose appartenenti
alla fame, alla sete, et al sonno. Vittuaglie, beveraggi, et cose, che
sonno inducono. Et a Venere si da questa figura per la dilettatione.
Sotto Pasiphe significherà fame, sete, et sonno, et conseguenti.
Sotto i Talari mangiar, bere, et dormire, et conseguenti operationi
naturali.
Poi sotto Prometheo significherà la cucina, i conviti deliciosi,
et le delitie accommodate al dormire, come i suoni, et i canti.
La fanciulla
portante in capo il vaso de gli odori, quale fu trovata in Roma, nell'antro
significherà tutti gli odori. Et per essere il vaso di Venere,
a lei si da.
Sotto i Talari significa le nostre operationi intorno
a gli odori fuor di arte, come odorare, et portare odori. Ma sotto Prometheo
contiene le arti pertinenti ad odori, et a profumieri.
Hercole purgante le stalle d'Augia è indotto, percioche
le favole dicono, che quel Re vedendosi oppresso dalle molte immonditie,
chiamò Hercole a levarle via. Et qui significherà le cose
nette per natura.
Sotto Pasiphe significherà le nettezze del corpo humano.
Sotto i Talari il nettar senza arte.
Et sotto Prometheo bagni et barberie.
Et questa figura a Venere si conviene
per la vaghezza et delicatezza.
Narcisso si guardò nell'acqua transitoria di questo mondo, et
significa la mortal bellezza, la cui verità a chi trovar la vuole,
fa bisogno di ascender al sopraceleste Tiferet, dove Hippia Platonico
la doverebbe cercare. Et tutti noi ancora, percioche quivi è ferma, et immortale. Or sotto questa imagine haveremo la bellezza, che
ci apparisce in questo mondo nelle cose naturali et desiderabili.
Questa figura sotto Pasiphe significherà la bellezza humana et
suoi conseguenti, Morbidezza, Vaghezza. Delettatione, disegno, Amore,
Speranza, innamorarsi et esser amato.
Sotto i Talari significherà far bello, far innamorare, far desiderare,
far sperare, etc.
Et sotto Prometheo contenerà l'arte de lisci et de belletti.
Tantalo sotto il sasso significa le cose vacillanti, o tremanti, o che
stanno in pendente.
Sotto Pasiphe dinoterà natura timida, suspesa, dubbiosa, et maravigliarsi.
Et sotto i Talari far temer, far tremar, far dubitar, far vacillar,
far maravigliare, etc.
Sotto
l'Antro del Sole sono cinque imagini. Argo solo. La Vacca guardata da
Argo, Gerione ucciso da Hercole. Un Gallo et un Leone. Et Apolline che
saetta Giunone.
Argo solo pieno di occhi significa tutto questo mondo, di cui il capo
sono i cieli, et gliocchi le stelle, con lequali cosi favorisce
le cose inferiori a venire alla apparenza della generatione di lontano,
come lo struzzo le sue ova, donando a loro la vita di quello spirito,
che è nelle sue rote. del qual cosi parla Ezechiel.
Et
spiritus erat in rotis. Questo, come che tenga in vita tutti
gli elementi: nondimeno piu favorisce il fuoco, che l'aere, et
piu l'aere che l'acqua, et piu l'acqua che la terra. Ma
se questa terra, che è men favorita, per la vita et fecondità
che le dona questo spirito, germina tutto di tante varietà
di cose; che debbono far gli altri elementi, la cui fecondità
a noi invisibile favorisce anchor la terra? Mercurio nel Pimandro dice,
la terra per niun modo essere immobile, anzi esser agitata da molti
movimenti: nondimeno in comparatione de gli altri Elementi esser quasi
stabile. Et aggiunge, che non è da creder, che essa, laquale è
nutrice di tutte le cose, et che concepisce et parturisce, manchi di
movimento; percioche è impossibil cosa, che senza movimento
possa parturire. Et si come le stelle sono gli occhi di questo
mondo; cosi l'herbe et gli arbori, che molto per la loro sottilità
ricevono del detto vitale spirito, sono a guisa di peli, et di capelli
del suo corpo, et i metalli et le pietre sono a guisa di ossa. Non è
adunque maraviglia, se i Theologi simbolici hanno figurato il mondo sotto
il simbolo di Argo pieno di occhi: percioche il mondo vive. Questa
imagine adunque ci appresenterà il mondo tutto in universale,
et in specie la massa celeste, et i corpi celesti.
La Vacca guardata da Argo, ancor che significar possa la terra,
nondimeno a noi significherà tutti i visibili et tutti i colori.
Gerione, a cui Hercole tronca le tre teste, significa il principio,
la consistenza, et l'occaso del tempo appartenente al Sole.
Et questa imagine significherà a noi non solamente le età del mondo, ma ancor le quattro stagioni, lequali si fanno per l'accesso
et recesso del Sole, et parimente il giorno et la notte con le sue parti.
Et sotto Pasiphe significherà l'età dell'huomo.
Sotto i Talari operationi naturali intorno a minuti, all'hore, all'anno,
alla età, et all'horologio.
Et sotto Prometheo gli anni artificiali, minuti, hore, horologij, et
istrumenti di tempo.
Il Gallo col Leone. Non solamente Plinio apre questa significatione,
ma Iamblico Platonico ancora, et Lucretio dicono, che quantunque amendue
questi animali siano Solari; nondimeno il Gallo porta ne gli occhi alcun
grado piu eccellente del Sole, nel quale riguardando il Leone,
si humilia a lui. Et all'auttore di questo Theatro avenne, che ritrovandosi
egli a Parigi nel luogo, detto il Tornello, con molti gentilhuomini
in una sala ad alcune finestre riguardanti sopra un giardino, un Leone
uscito di prigionia venne in quella sala; et a lui di dietro accostandosi
con le branche lo prese senza nocumento per le coscie, et con la lingua
lo andava leccando. Et a quel toccamento et a quel fiato essendosi
egli rivolto, et havendo quello animal veduto, essendo tutti gli altri,
chi quà et chi là fuggiti, il Leone a lui si humiliava, quasi
in atto di domandar mercede. Ilche non è da dire, che avenisse
per altro, senon che quello animale iscorgesse in lui esser molto della
virtù Solare. Questa imagine adunque contenerà la eccellenza
delle cose naturali per comparatione.
Sotto Pasiphe significherà la eccellenza dell'huomo, la superiorità,
la dignità, l'auttorità, et dominio in cosa degna d'honore.
Sotto i Talari significherà far superiore, dar dignità, et grado.
Ma sotto Prometheo contenerà i Principati, et i regni, iquali
tutti da scrittori sono con precetti stati regolati: cosi fossero
ben servati.
Apollo, che saetta Giunone fra le nubi, è imagine opposta alla
Giunon nascosta fra le nubi, che è della Luna. Et benche
Homero induca questa favola; non è percio da creder, che
voglia introducer guerre fra i Dei, si come accenna Socrate nel
Menone, ma significa cose manifeste.
Et sotto Pasiphe significa l'huomo manifestarsi, et venire a luce.
Sotto l'antro di Marte sono quattro imagini, Vulcano, una fanciulla, i cui capelli stanno levati verso'l Cielo. Due serpi, che combattono,
et Marte sopra un Dracone.
Vulcano porta talmente seco la significatione del fuoco, che non ha
mestier di dichiaratione. Et perche il fuoco è partito
in tre maniere, conciosia cosa che la piu sottil parte sua leca
apunto il concavo della Luna; ha ottenuto ancor da Latini esser chiamato
aere. La onde Cicerone De Natura Deorum 44. Aether, quia constat
ex altissimis ignibus, mutuemur hoc quoque verbum, dicaturq; tam aether
latine, quàm dicitur aer. Et benche per questo luogo alcuni
l'accompagnerebbono con l'aere, che va sotto l'antro de Giove; nondimeno
risguardando noi alla sua natura si ignea, che è ancor
superiore al fuoco, vogliamo che sia piu tosto del fuoco, che
dell'aere. Et tanto piu che Cicerone dice nel medesimo a 34. Ardor coeli, qui aether, vel coelum nominatur. Et a 37. Tenuis ac perlucens, et aequabili calore suffusus aether.
A questo seguirà il fuoco Elementale, et nel terzo luogo sarà
collocato il fuoco nostro. Et percioche questa imagine è
anche nel convivio, et sotto altre porte di quelle habbiamo nel convivio
detto piu ampiamente; qui ci basterà di tornar a dire,
che Vulcano in questo luogo significherà l'hetere, il fuoco elementare
con l'incendio universale, et appresso il fuoco nostro con l'incendio
particulare, la favilla, la fiamma, il carbone et la cenere.
Et questa imagine co contenuti da lei non puo convenire ad altro
pianeta, che a Marte; percioche solo Marte è caldo e secco,
si come è il fuoco, la dove il Sole è caldo,
et humido.
La Fanciulla co capelli leva verso'l cielo cosi è
finta da noi, percioche l'huomo secondo Platone è arbore
rivolto, che l'arbore ha le radici all'ingiù, et l'huomo
le ha all'in sù. Et Origene et Hieronimo suo seguace vogliono,
che quando la Scrittura fa mention di capelli o di barba, non si habbia
ad intender di capelli ne di barba del corpo, ma dell'anima,
laquale per methaphora ha capelli et barba, et occhi, et altre parti corrispondenti
al corpo. Et perche se uno si esponesse ignudo all'aere notturno,
piu manifesterebbono i capelli et la barba il contratto humore
dal cielo, che altra parte del corpo; vogliono, che si come l'arbore
per le radici sue tira a se l'humor nutritivo dalla terra; cosi
la barba et i capeli del nostro huomo interiore tiri la rugiada; cio è
l'humor vivificamente da gli influssi de sopracelesti canali, onde ne
segua tutto il suo vigore. Et di qui è Che si legge nella Cantica.
Comae tuae iunctae canalibus, intendendo de sopracelesti ruscelli;
laqual sentenza porta significatione, che, quella anima fosse piena
del sopraceleste vigore, et nel salmo si legge della ruggiadosa barba
di Aaron in questo medesimo sentimento. Adunque questa imagine coprirà
il volume appartenente al vigor, che possa haver cosa in questo mondo,
et significherà cosa vigorosa o forte, o veritevole. Et la verità poniamo in questo luogo, come quella, dellaquale da savi di Dario fu
concluso, che ella havesse forza sopra tutte le altre cose.
Sotto Pasiphe questa imagine significherà natura vigorosa, forte,
et verace.
Et sotto i Talari dar vigore, o forza, o operar intorno al vero.
Et è da notar, che la Geburà è verità, et
che per quella via si dichiara. Misericordia et Veritas obviaverant
sibi. Iustitia et pax osculatae sunt,
I due Serpenti combattenti ci rappresentano quella favola, che si legge
di Mercurio, che si incontrò in due serpi, che combattevano;
sotto la quale imagine collocheremo la discordanza, la differenza, et
la diversità delle cose.
Et sotto Pasiphe significherà tale imagine natura contentiosa.
Et sotto i Talari contendere.
Et sotto Prometheo l'arte militare, et la guerra terrestre et maritima
et le loro pertinenze.
Marte sopra il Dragone è finto da noi con questa ragione. Detto
habbiamo i pianeti ricever la loro nature et influssi dalle corrispondenti
Saphiroth sopracelesti. Et perche la Gaburà, che da
l'influsso a Marte, ha per soprastante una angelica intelligenza chiamata
Zamael, che significa veleno di Dio, percioche per mezo di questa
Dio castiga il mondo; et percioche i Cabalisti dicono tale intelligenza
haver figura di Dragone, noi le poniamo Marte a cavallo: et a questa imagine
daremo un volume contenente cose nocive et velenose naturali.
Et sotto Pasiphe significherà natura nociva, crudele, et vindicatrice.
Et sotto i Talari, nuocere, incrudelire, vendicarsi, impedire.
L'antro
di Giove contenerà cinque imagini. Giunon suspesa. I due Fiori
della lira. Il Caduceo, a cui piove l'oro in grembo, et le tre
Gratie.
Giunon suspesa è nel convivio di Giove ancora, dove significa
l'aere semplice. Et qui significherà quattro elementi in universale,
et l'aere in particolare, ilquale essendo diviso in tre regioni, nella
piu bassa collocheremo rugiada, brina, mattina, luce, freddo
fresco, caldo et nebbia. nella seconda, nubi, venti, tuoni, lampi, fulmini,
piova, gragnuola et neve. nella terza et alta comete, fuochi correnti,
et stelle cadenti in apparenza.
Questa sarà ancor sotto i Talari il sotto Prometheo, come è detto nel Convivio.
I due Fori della lira habbiamo fatti per necessità, ma con questa
ragione, che la natura havendo fatto gli orecchi a gli animali, et principalmente
all'huomo con vie ritorte, et accomodate a ricever l'aere percosso da
alcun suono, impercioche esso si contorce a guisa di acqua percossa
da pietra. Et la natura per riceverlo gli tiene apparecchiato luogo
parimente contorto, questo aere battuto, et entrato nell'orecchia dell'animale
percuote quell'aere di dentro, ilquale chiamano connaturale, et il connaturale
battuto batte alcuni nervi di dentro, per liquali l'animale ode. Adunque
gli antichi fabricatori della Lira per commodità di toccare
i nervi di quella, fecero quelli di fuora, ma i Fori ad imitation delle
orecchie principalmente dell'huomo. Di che questa imagine haverà il volume continente tutte le cose udibili, et ogni strepito et suono
naturale.
Questa imagine sotto i Talari significhi far strepito. Et si
appartiene piu a Giove, che ad altro Pianeta per esser egli
patron dell'aere, senza'l quale non si può far suono.
Il Caduceo è la verga di Mercurio, laquale egli pose (come dicono
le favole) fra i due serpenti, che egli trovò a combattere, secondo
che si è detto in Marte, et essi con perpetua unione intorno
a quella si avinchiarono. Et questa imagine ci dinoterà cose
uniformi, medesime, non differenti, et equivalenti,
Sotto Pasiphe contenerà natura amichevole inclinata alla cura
famigliare, et alla Republica.
Et sotto i Talari amicitia, o conservatione esercitata.
Sotto Prometheo, la città et la cura famigliare, la quale è divisa in padre di famiglia, figliuoli, et servi.
Danae con la piova d'oro, ancor che ne gli alti misterij significhi
quell'istesso, che il velo dell'oro, et gli horti delle Hesperidi; a
noi qui significherà buona fortuna, pienezza, et abondanza delle
cose, che ogni plenitudine, et ogni cosa buona viene da alto.
Sotto Pasiphe dinoterà buona fortuna, felicità, nobiltà,
ricchezze; sanità, gloria, ottenimento di desiderio.
Sotto i Talari operatione intorno alla buona fortuna, et alle cose dette
di sopra.
Le tre Gratie erano da gli antichi talmente dipinte, che l'una teneva
il viso nascosto, et questa significava il beneficio del dante, che
non dee esser palesato da colui, che lo da. Et Giesu Christo
dice. Cum facis eleemosinam: noli tuba canere ante te.
Et altrove. Nesciat sinistra tua, quid faciat dextera tua.
L'altra il mostrava tutto, et significa il recevitor del beneficio,
a cui si appertiene dimostrare il viso, cio è palesar la gratia
ricevuta. La terza parte ne asconde, et parte ne mostra, et significa
il beneficio compensato, mostrando il ricevuto, et celando il dato. Or
questa imagine in questo significherà cose utili.
Sotto Pasiphe natura benefica.
Sotto i Talari, dar favor, beneficio, et aiuto.
L'antro
di Saturno coprirà sette immagini.
Cibele. Tre capi, di lupo, di leone et di cane. L'arca del patto. Proteo
legato. Un passer solitario. Pandora. Et una fanciulla, a cui i capelli
levati verso'l cielo siano tagliati.
Cibele habbiamo havuta nel convivio, et significa la terra, et per la
corona turrita significa le citta da lei sostenute. Questa è
tirata da due leoni nel carro; percioche come il leone è
forte davanti, et debile di dietro: cosi il Sole, onde i leoni
hanno cotal natura, è piu possente nella parte davanti,
che in quella di dietro. Di questa c'è detto anche nel convivio,
et qui, et ne Talari, et in Promotheo non vomiterà fuoco, percioche
significherà puramente la Terra. Et sotto l'antro dinoterà
la terra in generale, con tutte le sue speci tratte da Plinio, cio è
dal capitolo, che fa de Terrarum generibus, come creta, et arene. Poi
significherà Terra habitata, et non habitata, piana et montuosa.
La piana contenerà tutti i luoghi aperti. La montuosa havrà le valli, le convalli, i colli, i monti, et suoi appartenenti: come
pietre, marmi, minere di metalli, et alminerali: et a queste cose
s'aggiungeranno anche glialtri animali terrestri.
Questa imagine contennerà sotto i Talari le operationi che puo
far l'huomo naturalmente intorno alla terra, pur che non concernano
i piedi, iquali portano le sue operationi appresso, si come
gli altri membri.
Ma sotto Prometheo contenerà la Geometria, Geographia, Cosmographia,
et Agricultura, et le parti di lei. impercioche questa distingueremo
in agricultura d'intorno alla terra et intorno a frutti della Terra,
d'intorno a gli arbori, et intorno a frutti de gli arbori, d'intorno
a gli animali, et intorno a frutti de gli animali, et in queste sei
parti evacueremo tutti gli scrittori della agricultura. Et si da
questa parte a Saturno per esser freddo et secco, et per essere il
piu immobile, essendo la terra di tal natura secondo il Trismegisto.
Le tre teste di Lupo, di Leone, et di cane sono tali. Scrive Macrobio,
che gli antichi volendo figurare i tre tempi (cioè il passato,
il presente, et il futuro) dipingevano le tre predette teste. Et quella del lupo
significava il tempo passato, percioche ha gia devorato
quella del leone il presente (se il presente dare si puo) percioche
gli affanni presenti ci mettono cosi fatto terrore, qual ci metterebbe
la vista d'un leone, se ci soprastesse. E quella del Cane significa
il tempo futuro, percioche a guisa di Cane adulatore il tempo
futuro ci promette sempre di meglio. Adunque questa imagine contenerà
questi tre tempi Saturnini, et i loro appartenenti. percioche tutti quei tempi, che non si comprendono per vicinanza, o lontananza del
Sole, o sono Saturnini, o sono Lunari. Saturnini come questi tre, che
habbiamo detti, iquali non ci si manifestano per lo corso del Sole,
come fa la notte et il giorno, le quattro stagioni, le hore, i minuti,
et gli anni. La lontananza adunque di questo pianeta fa che questi tre
predetti tempi non li conosciamo altramente, senon per lo passato, per
lo presente, et per lo futuro. I Lunari veramente sono sotto l'antro
della Luna, et sotto i Talari di quella, et sotto Prometheo coperti
dalla imagine di Diana a cui Mercurio porge la vesta.
La medesima imagine delle tre teste sotto Pasiphe significherà l'huomo esser sottoposto al tempo.
Et sotto i Talari tutte le operationi d'intorno al tempo non conosciuto
per lontananza, o vicinanza del Sole, ne per corso lunare, come
indugiare, far indugiare, dar termine, o rimettere in altro tempo.
L'arca del patto quantunque nel suo alto misterio significhi i tre
mondi, che habbiamo dati a Pan, percioche era talmente fatta, che
un cubito et mezo la misurava si per lungo, come per largo: et
ciascun cubito costando di sei palmi; segue, che nove palmi fosse per
lungo, et nove per traverso: il qual numero haveva da significare i nove
Cieli, et il decimo era figurato per lo coperchio d'oro, ilquale non
si stendeva, senon sopra la prima, et sopra la seconda divisione, et
la terza rimaneva scoperta. Or questa scoperta, si come habbiamo
ne misteri revelati, significava questo mondo inferiore esposto a
piove, a venti, a caldi,
a freddi, et a tutte le mutationi.
La seconda significava il celeste mondo, et per tal cagione conteneva
un candelabro aureo con sette Lucerne significanti i sette pianeti,
poi haveva una Lucerna separata con tre calami per lato, laquale ancora
significava il Sole nella sua superiorità.
Appresso vi erano
alcuni vasi; quali significavano il ricevimento, ilquale facevano
i pianeti da gli influssi sopracelesti. Et erano figure speriche, lequali significavano i globi. Eranvi ancora fiori, nella significatione
de quali giace il secreto di tutti i secreti; che non è lecito
a rivelar, senon a tempo, et con la volontà di Dio. La terza
divisione era chiamata propiciatorio favorita da due cherubini. L'uno
dequali significava la natura divina, et l'altro la humana in un medesimo
Christo, per loqual propitiatorio si faceva la remission de peccati,
a significare che per lo venturo Christo si haveva a far cosi fatta remissione.
Et questa division terza significava il sopraceleste. Et chiamandosi
la parte di mezzo santi, questa terza si chiamava sancti sanctorum,
si come ancor Coelum coeli, o per dir meglio, coeli coelorum,
percioche gli Hebrei non danno singulare a cieli. Et di questi
tre mondi fece mentione Giovanni, quando disse. In mondo erat, et mundus per ipsum factus est, et mundus eum
non cognovit: che dicendo in mundo erat, intese
del sopraceleste, et quando disse. Et mundus per ipsum factus
est, significò il celeste. Et in dire. Et mundus
eum non cognovit, parlò del mondo inferiore. Adunque ancor
che per la Arca ci veggano significati (come habbiamo detto) i tre mondi:
nondimeno per haver noi gia affidate alla guardia di Pan le significationi
di quelli, vogliamo, che ella habbia a coprire il volume appartenente
al luogo, et a tute le sue differenze. Et questo ci par di haver ragionevolmente
ordinato: percioche contenendo l'arca tutti tre i mondi, da
conseguentemente luogo a tutte le cose. et si come l'Arca per
contenere tutte le cose merita la conservation del luogo con tutte
le sue differenze; cosi havendo ella da esser data ad uno de
sette pianeti, non puo ad altrui convenire meglio che a Saturno,
ilquale per la sua ampiezza del circolo comprende tutti gli altri.
Questa sotto i Talari significherà i movimenti, che puo
far l'huomo intorno al luogo, come collocar cose quà et là.
Protheo legato a differenza del Protheo sciolto, che è nel Convivio
Lunare, et qui è collocato da noi per quello, che appresso si
dirà. Et benche questa legatura possa esser magica, et
naturale pura; nondimeno qui intendiamo della pura naturale. Dissi magica,
percio che la legatura, che fa Aristeo di Protheo per consiglio
di Cimene sua madre appresso di Homero et di Virgilio, è legatura
magica.
Et qui habet aures audiendi audiat, percioche appartiene al secreto,
del quale habbiamo parlato di sopra. Ma la legatura naturale, et della
quale sotto questa figura intendiamo, è tale quale diremo.
Lo spirito di Christo è quello (come habbiamo ancor detto nel
Convivio) ilquale discendendo da sopracelesti canali rinuova con
la virtù sua tutti i cieli, et porta giù tutte le loro
impressioni, et tutte le loro virtù; et con quelle si ferma qua
giù fra animali, herbe, et fiori. et se cosi non rinovasse,
le cose tutte perirebbono. Et questa è peraventura quella città,
che Giovanni vide nell'Apocalipsi santa discendente piena di gioie.
Et per questo David canta il cantico nuovo, vedendo tante cose rinovate.
Et Esaia dice. Creabo coelum novum, et terram novam. Et
nell'Apocal. anchora è scritto. Ecce nova facio omnia.
Et questa è la scala di Iacob, per la quale discendeno et ascendono
gli spiriti, che lo scendere è il venire a far questa rinovatione:
et lo ascendere è il tornare dello spirito a rifocillarsi col
superiore universale. Ma di questa rinovatione volendo far mentione
il Petrarca (come colui, che non passava il celeste mondo fece) quel
Sonetto: ilqual comincia.
Quando il pianeta, che distingue l'hore,
ad albergar col Tauro si ritorna. dove dicendo.
cade virtù da l'infiammate corna,
che veste il mondo di novel
colore: vien a dare a cieli questa operatione di tornar a far bello il mondo,
non intendendo che l'anima del mondo piena di vivificante spirito, che
è Christo, portata dal Sole giu dal concavo della Luna
con maggior abbondanza et fecondità quando il Sole comincia a
girar sopra di noi, che quando è piu lontano, sopraviene
alla mistion, che vuol far la natura volendo far la produttion delle
herbe, de fiori, et delle altre cose elementate. Et se e' non intervenisse
come mediatore a conciliar le qualità contrarie, che fanno il
misto; le loro contrarietà non potrebbon mai stare insieme sotto
la forma di questa o di quella herba, di questo o di quel fiore. Tale
è adunque la temperanza del divino spirito di Christo, che accorda
anchora i discordanti. Et è quello, che dice il Propheta. Ego coelum et terram impleo, et altrove dice la Scrittura, plenit sunt coeli et terra gloria tua. Questo adunque spirito
di Christo, et non dell'anima del mondo (come dicono i Platonici) è
non solamente mediatore, conciliatore, vivificatore, et sostenitore di
questi quattro discordi elementi, ma mosso dalla sua misericordia, è
ancor mediatore et conciliatore fra la divina giustitia, et l'humana
fragilità.
Et che questo veramente sia lo spirito vivificante tutte le cose, habbiamo
dal salmo. Avertente te faciem tuam turbabuntur, et omnia in
pulverem revertentur.
Et Emitte spiritum tuum et renovabis faciem terrae. Chiamandolo
adunque spiritum tuum, mostra questo essere spirito di Dio, et non dell'anima
del mondo. Et Paolo lo chiama spirito vivificante.
Sopravenendo adunque
la materia prima, cioè Proteo pieno di questo spirito vivificante,
alla mistion delle herbe, et de fiori, et de gli altri misti sta naturalmente
tanto legata dentro da termini di questo fiore, o di quella herba,
per fin che si vengano a dissolvere. Et qui è da notare un detto
di Mercurio Trismegisto nell'Asclepio. Quicquid de alto descendit, generans est, quod sursum versus
emanat nutriens, id est praestans vitam, hoc est vivificans.
Scendendo adunque questo spirito sopravenente alla mistione, che vorrebbe
far la natura mescolandosi con quelli, che sarebbono stati discordi,
gli concilia et genera.
Et mentre la pianta, et lo animal cresce, lo nutrisce et vivifica. Sta
adunque legato in qualunque individuato per fin che venga il tempo
della dissolutione chiamata indegnamente morte secondo Mercurio, il
qual così scrive nel Pimandro al xii. Capo. Non moritur in mundo quicquam, sed composita corporea dissolvuntur:
dissolutio mors non est, sed mistionis resolutio quaedam; solvitur autem
unio non, ut ea quae sunt, intereant, sed ut vetera iuvenescant.
Per quanto tempo adunque la union de misti sta insieme, per tanto riman
legata, et fermata, et ristretta quella parte di Protheo con quello spirito
inchiuso.
Et per tal cagione vogliamo, che questa imagine habbia a conservar sotto
di se cose immobili, fermate, o ferme.
Sotto Pasiphe significherà natura ostinata et immutabile.
Et sotto i Talari far cosa alcuna immobile, come fermare, arrestare.
Et questa imagine a Saturno vien data per la sua tardità.
Il passer solitario assai per sé senza altra dichiaratione mostra
havere a contener cosa sola, o abbandonata.
Sotto Pasiphe significherà natura solitaria, et huomo solo, et
abbandonato.
Ma sotto i Talari significherà andar solo, star solo, abandonare
et lasciar persona o luogo, o cosa.
Et questa imagine a Saturno si conviene, come a natura malinconica.
Pandora nell'antro significa afflittion di cose.
Sotto Pasiphe, afflittion dell'huomo, et tutte le sue male fortune,
infelicità, ignobilità, povertà, infermità,
et non ottener desiderio.
Sotto i Talari, dar afflittione altrui.
La imagine de' capelli tagliati alla fanciulla, iquali vedemmo in Marte
distesi verso il cielo, porterà tutte le cose opposite, cioè
deboli. Ne cio habbiamo fatto senza auttorità,
impercioche Alceste appresso Euripide non potendo morire della
desiderata morte, il mandato Mercurio le taglia il capello, et ella
si muore. Et Niso non fu da Minos abbattuto, se non poi che la figliuola
innamorata gli tagliò il fatato capello. Ne Dido appresso
Virgilio può finir di morire, senon dapoi, che Iris mandata da
Giunone le ha tagliato il capello.
Et il consiglio di Virgilio è, che Iris per significar co' colori
gli elementi, significhi gli elementati. Et il tagliare il capello sia
dissolution di elementi. Iquali misteri da Poeti sono stati robati
a propheti, come da quel luogo de' capelli tagliati a Sansone.
Questa
imagine sotto Pasiphe significherà debilità dell'huomo,
stanchezza, natura falsa et bugiarda.
Ma sotto i Talari significherà debilitar persona o cosa, o